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SERENATA.
SAlve, Donna, tra le altre donne eletta,
Esemplo rado di bellezze in terra,
O unica Fenice alma perfetta,
In cui ogni beltà si chiude e serra;
5Ascolta quel che ’l tuo servo ti detta,
Poichè con gl’occhi gli fai tanta guerra,
E credi, se tu vuoi esser felice,
Alle vere parole, che ti dice.
Non vale esser di grande, ed alto ingegno,
10Non vale aver potenza, aver valore
A qualunque non cede allo alto regno
Di Vener bella e del suo figlio Amore.
Di costor solo è da temer lo sdegno,
E l’ira, e l’implacabile furore,
15Che l’una è donna, giovin l’altro e sciolto,
Ed hanno a molti lo esser proprio tolto.
Onde io non per lenir mia sorte d’ira,
O mitigar gli affanni, ch’io sostengo,
Nè per mostrare il foco che si aggira
20Intorno al cor, qual lacrimando spengo,
Ma per pregarti che tu fugga l’ira
Di questa Dea, con uno esemplo vengo,
Acciò impari a fuggir la crudel rete
Ove rimase presa Anassarete.