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è darsi reputazione ne' populi sua e tenerli sospesi con la multiplicità delle facende; e però è animoso datore di principii, a' quali e' dà dipoi quel fine che li mette innanzi la sorte e che la necessità l'insegna; et infino a qui e' non si è possuto dolere né della sorte, né dello animo. Provovi questa mia opinione con la divisione che fece con Francia del regno di Napoli, della quale e' doveva sapere certo ne avessi a nascere guerra intra lui e Francia, sanza saperne el fine a mille miglia; né poteva credere averli a rompere in Puglia et in Calavria et al Garegliano. Ma a lui bastò cominciare per darsi quella reputazione, sperando, come è seguito, o con fortuna o con inganno andare avanti. E quale che li ha fatto, sempre farà, et il fine di tutti questi giochi vi dimosterrà cosí essere el vero.
Tutte le sopradette cose io ho discorse, presupponendo che vivessi papa Julio; ma quando egli avessi inteso la morte sua e la vita di questo, arebbe fatto el medesimo, perché se in Julio e' non poteva confidare per essere instabile, rotto, impetuoso et avaro, in questo e' non può confidare per essere savio. E se Spagna ha punto di prudenza, non lo ha a muovere alcuno benifizio che li abbi fatto in minoribus, né alcuna coniunzione abbino auti insieme, perché allora egli ubbidiva, ora comanda; giucava quello d'altri, ora gioca el suo; faceva per lui e garbugli, or fa la pace.
- manca il fine