Quando, che nati Cain, ed Abello,
Col Padre loro, e della lor fatica 24Vivendo lieti nel povero ostello.
Potenzia occulta, che in Ciel si nutrica
Tra le stelle, che quel girando serra, 27Alla natura umana poco amica;
Per privarci di pace, e porci in guerra,
Per torci ogni quiete, ed ogni bene, 30Mandò due Furie ad abitare in terra.
Nude son queste, e ciascheduna viene
Con grazia tale, che agli occhi di molti 33Pajon di quella, e di diletto piene.
Ma ciascheduna d’esse ha quattro volti
Con otto mani; e queste cose fanno 36Ti prenda, e volga, ovunque una si volti
Con queste Invidia, Accidia, ed Odio vanno
Della lor peste riempiendo il mondo, 39E con lor Crudeltà, Superbia, e Inganno.
Da queste Concordia è cacciata in fondo;
E per mostrar la lor voglia infinita 42Portano in mano un’urna senza fondo.
Per costor la quiete, e dolce vita,
Di che l’albergo d’Adam era pieno, 45Si fu con pace, e carità fuggita.
Queste del lor pestifero veneno
Contro al suo buon fratel Cain armaro, 48Empiendogli il grembo, il petto, e il seno.
E loro alta possanza dimostraro,
Poichè potevan far ne’ primi tempi 51Un petto ambizioso, un petto avaro.
Quando gli uomin viveano e nudi, e scempi
D’ogni fortuna, e quando ancor non era 54Di povertà, nè di ricchezza esempi.