Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli VI.djvu/395


DECENNALE SECONDO. 375

Che se vostra prudenzia fusse volta
     A cognoscere il male, e rimediarvi,
     192Tanta potenzia al Ciel sarebbe tolta.
Io non potrei sì presto raccontarvi,
     Quanto sì presto poi de’ Viniziani
     195Dopo la rotta quello Stato sparve.
La Lombardia il gran Re de’ Cristiani
     Occupò mezza, e quel resto, che tiene,
     198Col nome solo il Seggio de’ Romani;
E la Romagna al gran Pastor si diene
     senza contrasto, e ’l Re de’ Ragonesi
     201Anch’ei per le sue terre in Puglia viene.
Ma non sendo il Tedesco in que’ paesi
     Ancor venuto, da San Marco presto
     204E Padova, e Trivigi fur ripresi.
Onde Massimilian sentendo questo
     Con grande assembramento venne poi
     207Per pigliar quello, e non perdere il resto.
E benchè fuss’ajutato da voi,
     E da Francia, e da Spagna, nondimanco
     210Fe’ questo come gli altri fatti suoi:
Ch’essendo stato con l’animo franco
     A’ Padova alcun giorno molto afflitto,
     213Levò le genti affaticato e stanco;
E dalla Lega essendo derelitto,
     Di ritornarsi nella Magna vago
     216Perdè Vicenza per maggior despitto.



Fine de’ Decennali.