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372 DECENNALE SECONDO.

E per gettarne ogni tiranno a terra,
     Abbandonando la sua santa soglia,
     93A Bologna, e Perugia ei mosse guerra.
Ma cedendo i Baglioni alla sua voglia
     Restorno in casa, e sol del Bolognese
     96Cacciò l’antica Casa Bentivoglia.
In questo poi maggior fuoco s’accese
     Per certo greve disparer, che nacque
     99Fra gli Ottimati e ’l popol Genovese.
Per fieri acquisti al Re di Francia piacque
     Passar i monti, e favorir la parte,
     102Che per suo amor prostrata, e vinta giacque;
E con ingegno, e con forza, e con arte
     Lo Stato Genovese ebbe ridutto
     105Sotto le sue bandiere in ogni parte.
Poi per levar ogni sospetto in tutto
     A Papa Giulio, che non l’assalisse,
     108Si fu in Savona subito condutto;
Ove aspettò che Fernando venisse,
     Ch’a governar Castiglia ritornava,
     111Laddove poco innante dipartisse;
Perchè quel Regno già tumultuava,
     Sendo morto Filippo, e nel tornare
     114Parlò con Francia, dove l’aspettava.
Lo’mperio intanto volendo passare,
     Secondo ch’è la lor antica usanza,
     117A Roma, per volersi coronare,
Una dieta avea fatto in Costanza
     Di tutti i suoi Baron, dove del Gallo
     120Mostrò l’ingiurie e de’ baron di Franza;
E ordinò che ognun fusse a cavallo
     Con la sua gente d’arme, e fanteria,
     123Per ogni modo il giorno di san Gallo.