Sol Beumonte vi rendè Livorno;
Ma gli altri, traditori al Ciel ribelli 123Di tutte l’altre Terre vi privorno;
Ed al vostro Leon trasser de’ velli
La Lupa con San Giorgio e la Pantera; 126Tanto par che fortuna vi martelli.
Da poi ch’Italia la Francesca schiera
Scacciò da se, e senza tempo molto 129Con fortuna, e saper libera si era;
Volse verso di voi il petto, e il volto
Insieme tutta, e dicea la cagione 132Esser sol per avervi a Francia tolto.
Voi favoriti sol dalla ragione
Contro l’ingegno, e forza lor, un pezzo 135Teneste ritto il vostro gonfalone.
Perchè sapevi ben, che per disprezzo
Era grata a’ vicin vostra bassezza, 138E gli altri vi volevan senza prezzo.
Chiunque temeva la vostra grandezza,
Vi venia contro, e quelli altri eran sordi; 141Che ogn’uomo esser Signor di Pisa apprezza.
Ma come volse il ciel, fra questi ingordi
Sorse l’ambizione, e Marco, e il Moro 144A quel guadagno non furon concordi.
Questa venir al vostro territoro
Fece l’Imperio, e partir senza effetto 147La diffidenza che nacque fra loro
Tanto ch’alfin la Biscia per dispetto
Vi confortò a non aver paura 150Di stare a Marco, ed a sue forze a petto.
E quel condusse in su le vostre mura
El vostro gran ribello, onde ne nacque 153Di cinque Cittadin la sepoltura.