60Che per tutto traligna
Da l’antica virtù el secol presente,
Imperò che la gente,
Vedendo ch’ognun biasma,
Non s’affatica e spasma, 65Per far con mille suoi disagi un’opra,
Che ’l vento guasti o la nebbia ricuopra.
Pur, se credessi alcun, dicendo male,
Tenerlo pe’ capegli,
E sbigottirlo o ritirarlo in parte, 70Io l’ammonisco, e dico a questo tale
Che sa dir male anch’egli,
E come questa fu la sua prim’arte,
E come, in ogni parte
Del mondo ove el sì sona, 75Non istima persona
Ancor che facci el sergieri a colui,
Che può portar miglior mantel che lui.
Ma pur lasciam dir male a chiunque vuole.
Torniamo al caso nostro 80Acciò che non trapassi troppo l’ora.
Far conto non si de’ delle parole,
Nè stimar qualche mostro,
Che non sa forse s’e’ si è vivo ancora.
Callimaco esce fuora 85E Siro con seco ha,
Suo famiglio, e dirà
L’ordin di tutto. Stia ciascuno attento,
Nè per ora aspettate altro argumento.