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NOVELLA PIACEVOLISSIMA
DI
NICCOLÒ MACHIAVELLI.
LEggesi nell'antiche memorie delle Fiorentine cose, come già s’intese per relazione d’alcuno santissimo uomo, la cui vita appresso qualunque in quelli tempi viveva era celebrata, che standosi astratto nelle sue orazioni vide, mediante quelle, come andando infinite anime di quelli miseri mortali, che nella disgrazia di Dio morivano, allo Inferno, tutte o la maggior parte si dolevono, non per altro che per aver tolta moglie, essersi a tanta infelicità condotte. Donde che Minos, e Radamanto, insieme con gli altri Infernali Giudici n’avevano maraviglia grandissima; e non potendo credere queste calunnie, che costoro al sesso femmineo davano, esser vere, e crescendo ogni giorno le querele, ed avendo di tutto fatto a Plutone conveniente rapporto, fu deliberato d’aver sopra questo caso con tutti gli Infernali Principi maturo esamine, e pigliarne dipoi quel partito, che fusse giudicato migliore per iscuoprire questa fallacia, e cono-