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ta braccia. Restaci ora due spazi, de’ quali, uno è dallo alloggiamento del capitano alla porta di mezzodì, l’altro è da quello alla porta di tramontana; che viene ad essere ciascuno, misurandolo dal punto del mezzo, secentoventicinque braccia. Tratto dipoi da ciascuno di questi spazi cinquanta braccia, che occupa l’alloggiamento del capitano, e quarantacinque braccia di piazza, che io gli voglio dare da ogni lato, e trenta braccia di via, che divida ciascuno di detti spazi nel mezzo, e cento braccia che si lasciano da ogni parte tra gli alloggiamenti e il fosso, resta da ogni banda uno spazio per alloggiamenti largo quattrocento braccia e lungo cento, misurando la lunghezza con lo spazio che tiene l’alloggiamento del capitano. Dividendo adunque per il mezzo dette lunghezze, si farebbe da ciascuna mano del capitano quaranta alloggiamenti lunghi cinquanta braccia e larghi venti, che verrebbero ad essere in tutto ottanta alloggiamenti; ne’ quali si alloggerebbe i capi generali de’ battaglioni, i camarlinghi, i maestri di campi e tutti quegli che avessono uffizio nell’esercito, lasciandone alcuno voto per gli forestieri che venissono e per quegli che militassero per grazia del capitano. Dalla parte di dietro dello alloggiamento del capitano moverei una via da mezzodì a tramontana, larga trenta braccia, e chiamassesi la via di testa, la quale verrebbe ad essere posta lungo gli ottanta alloggiamenti detti, perchè questa via e la via di croce metterebbero in mezzo l’alloggiamento del capitano e gli ottanta alloggiamenti che gli fussero da’ fianchi. Da questa via di testa, e di rincontro allo alloggiamento del capitano, moverei un’altra via che andasse da quella alla porta di ponente, larga pure trenta braccia, e rispondesse per sito e per lunghezza alla via capitana e si chiamasse la via di piazza. Poste queste due vie ordinerei la piazza dove si facesse il mercato; la quale porrei nella testa della via di piazza, all’incontro allo alloggiamento del capitano,