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Zanobi. E mi è duro a credere che cotesto fuoco li possa ritenere, massime perchè mi ricorda avere udito come Annone cartaginese, essendo assediato da’ nemici, si cinse, da quella parte che voleva fare eruzione, di legname e messevi fuoco; donde che, i nemici non essendo intenti da quella parte a guardarlo, fece sopra quelle fiamme passare il suo esercito, faccendo tenere a ciascuno gli scudi al viso per difendersi dal fuoco e dal fumo.

Fabrizio. Voi dite bene; ma considerate come io ho detto e come fece Annone; perchè io dissi che fecero una fossa e la riempierono di stipa; in modo che, chi voleva passare, aveva a contendere con la fossa e col fuoco. Annone fece il fuoco senza la fossa; e perchè lo voleva passare, non lo dovette fare gagliardo, perchè, ancora senza la fossa l’arebbe impedito. Non sapete voi che Nabide spartano, sendo assediato in Sparta da’ Romani, messe fuoco in parte della sua terra per impedire il passo a’ Romani, i quali erano di già entrati dentro? E mediante quelle fiamme, non solamente impedì loro il passo, ma gli ributtò fuora. Ma torniamo alla materia nostra. Quinto Lutazio Romano, avendo alle spalle i Cimbri e arrivato ad uno fiume, perchè il nemico gli desse tempo a passare, mostrò di dare tempo a lui al combatterlo; e però finse di volere alloggiare quivi, e fece fare fosse e rizzare alcuno padiglione e mandò alcuni cavalli per i campi a saccomanno; tanto che, credendo i Cimbri ch’egli alloggiasse, ancora essi alloggiarono e si divisero in più parti per provvedere a’ viveri; di che essendosi Lutazio accorto, passò il fiume senza potere essere impedito da loro. Alcuni, per passare uno fiume non avendo ponte, lo hanno derivato e una parte tiratasi dietro alle spalle; e l’altra dipoi, divenuta più bassa, con facilità passata. Quando i fiumi sono rapidi, a volere che le fanterie passino più sicuramente, si mettono i cavalli più possenti dalla parte di sopra,