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la guerra. Questo facevano mossi da due ragioni: la prima, perchè il soldato facesse del suo soldo capitale; perchè, essendo la maggior parte giovani e straccurati, quanto più hanno, tanto più senza necessità spendono; l’altra, perchè sapendo che il mobile loro era appresso alla bandiera, fussero forzati averne più cura e con più ostinazione difenderla; e così questo modo gli faceva massai e gagliardi. Le quali cose tutte è necessario osservare, a volere ridurre la milizia ne’ termini suoi.

Zanobi. Io credo che non sia possibile che ad uno esercito, mentre che cammina da luogo a luogo, non scaggia accidenti pericolosi dove bisogni la industria del capitano e la virtù de’ soldati, volendogli evitare; però io arei caro che voi, occorrendone alcuno, lo narrassi.

Fabrizio. Io vi contenterò volentieri, essendo massimamente necessario, volendo dare di questo esercizio perfetta scienza. deggiono i capitani, sopra ogni altra cosa, mentre che camminano con l’esercito, guardarsi dagli agguati; ne’ quali si incorre in due modi: o camminando tu entri in quegli, o con arte del nemico vi se’ tirato dentro, senza che tu gli presenta. Al primo caso volendo obviare, è necessario mandare innanzi doppie guardie le quali scuoprano il paese; e tanto maggiore diligenza vi si debba usare, quanto più il paese fusse atto agli agguati, come sono i paesi selvosi e montuosi, perchè sempre si mettono o in una selva o dietro a uno con le. E come lo agguato, non lo prevedendo, ti rovina, così, prevedendolo, non ti offende. Hanno gli uccegli o la polvere molte volte scoperto il nemico, perchè, sempre che il nemico ti venga a trovare, farà polverio grande che ti significherà la sua venuta. Così molte volte uno capitano veggendo, ne’ luoghi donde egli debbe passare, levare colombi o altri di quegli uccelli che volono in schiera, e aggirarsi e non si porre, ha conosciuto essere quivi lo agguato de’ nemici e mandato innanzi sue genti; e, conosciuto