Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli II.djvu/244

nome antico si chiamino Veliti ordinarii. Tutte le dieci battaglie pertanto vengono ad avere tremila scudati, mille picche ordinarie e cinquecento Veliti ordinarj; i quali tutti fanno il numero di quattromila e cinquecento fanti. E noi diciamo, che vogliamo fare il battaglione di seimila, però bisogna aggiugnere altri mille cinquecento fanti, de’ quali ne farei mille con le picche, le quali chiamerei picche estraordinarie, e cinquecento armati alla leggiera, i quali chiamerei Veliti estraordinarii. E così verrebbero le mie fanterie, secondo che poco fa dissi, a essere composte mezze di scudi e mezze fra picche e altre armi. Preporrei a ogni battaglia uno connestabole, quattro Centurioni e quaranta Capidieci; e di più un capo a’ Veliti ordinarj, con cinque Capidieci. Darei alle mille picche estraordinarie tre connestaboli, dieci Centurioni e cento Capidieci; a’ Veliti estraordinarj due connestaboli, cinque Centurioni e cinquanta Capidieci. Ordinerei dipoi un capo generale di tutto il battaglione. Vorrei che ciascuno connestabole avesse la bandiera e il suono. Sarebbe pertanto composto uno battaglione di dieci battaglie, di tremila scudati, di mille picche ordinarie, di mille estraordinarie, di cinquecento Veliti ordinarj, di cinquecento estraordinarj; e così verrebbero ad essere seimila fanti, tra quali sarebbero mille cinquecento Capidieci e, di più, quindici connestaboli con quindici suoni e quindici bandiere, cinquantacinque Centurioni, dieci capi de’ Veliti ordinarj, e uno capitano di tutto il battaglione con la sua bandiera e con il suo suono. E vi ho volentieri replicato questo ordine più volte, acciocchè poi, quando io vi mostrerò i modi dell’ordinare le battaglie e gli eserciti, voi non vi confondiate. Dico, pertanto, come quel re o quella Repubblica dovrebbe quegli suoi sudditi ch’ella volesse ordinare all’armi, ordinargli con queste armi e con queste parti, e fare nel suo paese tanti battaglioni di quanti fusse capace. E quando gli avesse ordinati,