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ha imitati; tantochè gli eserciti Spagnuoli sono divenuti in una grandissima reputazione.

Cosimo. Quale modo di armare lodate voi più, o questo Tedesco o, l’antico Romano?

Fabrizio. Il Romano senza dubbio; e dirovvi il bene e il male dell’uno e dell’altro. I fanti Tedeschi così armati possono sostenere e vincere i cavalli; sono più espediti al cammino e all’ordinarsi, per non essere carichi d’armi. Dall’altra parte sono esposti a tutti i colpi, e discosto e d’appresso, per essere disarmati; sono inutili alle battaglie delle terre e ad ogni zuffa dove sia gagliarda resistenza. Ma i Romani sostenevano e vincevano i cavalli, come questi; erano sicuri da’ colpi da presso e di lontano, per essere coperti d’armi; potevano meglio urtare e meglio sostenere gli urti, avendo gli scudi; potevano più attamente nelle presse valersi con la spada che questi con la picca; e se ancora hanno la spada, per essere senza lo scudo, ella diventa in tale caso inutile. Potevano sicuramente assaltare le terre, avendo il capo coperto e potendoselo meglio coprire con lo scudo. Talmente che ei non avevano altra incommodità che la gravezza dell’armi e la noia dello averle a condurre; le quali cose essi superavano coll’avvezzare il corpo a’ disagi e con indurirlo a potere durare fatica. E voi sapete come nelle cose consuete gli uomini non patiscono. E avete ad intendere questo: che le fanterie possono avere a combattere con fanti e con cavalli, e sempre fieno inutili quelle che non potranno o sostenere i cavalli, o, potendoli sostenere, abbiano nondimeno ad avere paura di fanterie che sieno meglio armate e meglio ordinate che loro. Ora se voi considererete la fanteria Tedesca e la Romana, voi troverrete nella Tedesca attitudine, come abbiamo detto, a vincere i cavalli, ma disavvantaggio grande quando combatte con una fanteria ordinata come loro e armata come la Romana. Tale che vi sarà questo vantaggio dall’una all’altra: che i Ro-