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Perchè in questi Deletti, se vi sono de’ nuovi, vi sono ancora tanti degli altri consueti a stare negli ordini militari, che, mescolati i nuovi ed i vecchi insieme, fanno uno corpo unito e buono; nonostante che gli imperadori, poichè cominciarono a tenere le stazioni de’ soldati ferme, avevano preposto sopra i militi novelli, i quali chiamavano Tironi, uno maestro ad esercitargli, come si vede nella vita di Massimino imperadore. La quale cosa, mentre che Roma fu libera, non negli eserciti, ma dentro nella città era ordinato; ed essendo in quella consueti gli esercizi militari dove i giovanetti si esercitavano, ne nasceva che, sendo scelti poi per ire in guerra, erano assuefatti in modo nella finta milizia, che potevano facilmente adoperarsi nella vera. Ma avendo dipoi quegli imperadori spenti questi esercizi, furono necessitati usare i termini che io v’ho dimostrati. Venendo pertanto al modo del Deletto romano, dico, poichè i consoli romani, a’ quali era imposto il carico della guerra, avevano preso il magistrato, volendo ordinare i loro eserciti, perchè era costume che qualunque di loro avesse due legioni d’uomini romani, le quali erano il nervo degli eserciti loro,, creavano ventiquattro tribuni militari, e ne proponevano sei per ciascuna legione, i quali facevano quello uffizio che fanno oggi quegli che noi chiamiamo connestaboli. Facevano dipoi convenire tutti gli uomini romani idonei a portare armi, e ponevano i tribuni di qualunque legione separati l’uno dall’altro. dipoi a sorte traevano i tribi, de’ quali si avesse prima a fare il Deletto, e di quello tribo sceglievano quattro de’ migliori, de’ quali ne era eletto uno da’ tribuni della prima legione; dagli altri tre, ne era eletto uno da’ tribuni della seconda legione; degli altri due, ne era eletto uno da’ tribuni della terza; e quello ultimo toccava alla quarta legione. Dopo questi quattro se ne sceglieva altri quattro; de’ quali, prima, uno ne era eletto da’ tribuni della seconda legione; il secondo da quelli della terza; il terzo da quelli della quarta; il