Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli II.djvu/191


proemio 181

tare di quella materia, della quale altri non ne abbia fatto professione, nondimeno io non credo sia errore occupare con le parole un grado, il quale molti con maggiore presunzione con l'opere hanno occupato, perchè gli errori che io facessi scrivendo, possono essere senza danno di alcuno corretti; ma quegli i quali da loro sono fatti operando, non possono essere se non con la rovina degli Imperj conosciuti. Voi pertanto, Lorenzo, considererete le qualità di queste mie fatiche, e darete loro con il vostro giudizio quel biasimo o quella lode, la quale vi parrà ch’elle abbiano meritato. Le quali a voi mando, sì per dimostrarmi grato, ancora che la mia possibilità non vi aggiunga, de’ beneficj che ho ricevuto da voi, sì ancora perchè essendo consuetudine onorare di simili opere coloro, i quali per nobiltà, ricchezze, ingegno, e liberalità risplendono, conosco voi di ricchezze e nobiltà non avere molti pari, d’ingegno pochi, e di liberalità niuno.