sopra i cittadini, e sopra ciascuno. Hanno dipoi magistrati sopra i mercatanti, sopra le arti, sopra le vie ed edificj pubblici, come hanno tutte le altre città; con i quali sono vivuti fino ad ora, e infra tanti potenti nemici si sono mantenuti. Né si può dall’effetto se non generalmente lodargli; pure io voglio che noi consideriamo quello che in quello governo è di buono o di tristo. Il non avere la Signoria autorità sopra i cittadini è benissimo ordinato, perchè così hanno osservato le buone Repubbliche, i Consoli Romani, il Doge e la Signoria di Venezia, non avevano e non hanno autorità alcuna sopra i loro cittadini, perchè egli è tanto per se stesso riputato il primo segno di una Repubblica, che se tu gli aggiungi l’autorità, conviene che in brevissimi tempi faccia mali effetti. Sta bene male un capo di Repubblica senza maestà, come sta in Lucca, perchè stando duoi mesi, ed avendo i divieti lunghi, di necessità vi siede uomini non reputati, il quale ordine non è buono, perchè quella maestà e quella prudenza che non è nel pubblico, si cerca a casa il privato. Di qui nasce che eglino hanno bisogno di fare i colloqui de’ cittadini, che non sono né nei magistrati, né nei consigli, il che nelle Repubbliche bene ordinate non si usa. E se si confiderà chi siede dei Signori a Venezia, o chi era Consolo a Roma, vedrà che i capi dello stato loro se non hanno autorità, hanno maestà, perchè come egli è bene che manchino dell’una, così è male che manchino dell’altra. Il modo come e’ distribuiscono la Signoria e gli officj è buono, civile e ben considerato. Vero è che devia dall’ordine delle passate Repubbliche, perchè in quelle il numero maggiore ha distribuito, il mezzano consigliato, il minore eseguito; e a Roma il popolo distribuiva, il Senato consigliava, i Consoli, e gli altri minori magistrati eseguivano; a Venezia il Consiglio distribuisce, i Pregai consigliano, la Signoria eseguisce. In Lucca sono confusi questi