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168 discorso sopra l’alemagna.

delle pratiche come dei fatti, perchè chi le coniettura saviamente, e le fa intendere bene al suo superiore, è cagione che il suo superiore si possa avanzare sempre con le cose sue, e provvedersi ne’ tempi debiti. Questa parte quando è fatta bene onora chi è fuora, e benefica chi è in casa, ed il contrario fa quando la è fatta male; e per venire a descriverla particolarmente voi sarete in luogo dove si maneggerà due cose, guerra e pratica, a volere far bene l’ufizio vostro, voi avete a dire che oppenione si abbia dell’una cosa e dell’altra; la guerra si ha a misurare con le genti, con il danaro, con il governo, e con la fortuna, e chi ha più di dette cose si ha a credere che vincerà. E considerato per questo chi possa vincere è necessario s’intenda quì, acciocchè voi e la città si possa meglio deliberare. Le pratiche sieno di più sorte, cioè parte se ne maneggerà infra i Veneziani e l’Imperatore, parte infra l’Imperatore e Francia, parte infra l’Imperatore e il Papa, parte infra l’Imperatore e voi. Le vostre pratiche proprie vi doverria esser facile a fare questa coniettura, e vedere che fine sia quello dell’Imperatore con voi, quello che voglia, dove sia volto l’animo suo, e che cosa sia per farlo ritirare indietro o andare innanzi, e trovatala, vedere se gli è più a proposito temporeggiare che concludere: questo starà a voi a deliberarlo circa a quanto si estenderà la commissione vostra.