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manda. E di più sono obbligati di governare, spazzare, e rifare le letta.

Danari dodici ciascun giorno e per ciascuno cavallo per lo stallagio, e non sono tenuti per li cavalli darvi cosa alcuna, salvo che vuotarvi la stalla dal letame.

Sono assai che pagano meno o per la buona natura loro o del padrone; ma tuttavolta questa è la tassa ordinaria della corte.

Le ragioni che pretendono avere gl’Inghilesi in sul reame di Francia e più fresche, ritraggo e trovo esser queste. Carlo VI. di questo nome maritò Caterina figliuola sua legittima e naturale a Enrico figliuolo legittimo e naturale di Enrico Re d’Inghilterra, e nel contratto, senza fare menzione alcuna di Carlo VII. che fu poi Re di Francia, oltre alla dote data a Caterina, istituì erede del reame di Francia doppo la morte sua, cioè di Carlo VI. Enrico suo genero e marito di Caterina; ed in caso che detto Enrico morisse avanti a Carlo VI. suo suocero e lasciasse di se figliuoli legittimi e naturali maschi, che in tal caso ancora i detti figliuoli di Enrico succedessino a Carlo VI. Il che per essere stato preterito dal padre Carlo VII. non ebbe effetto, per essere contro le leggi. All’incontro di che gl’Inghilesi dicono, detto Carlo VII. esser nato d’incestuoso concubito.

Gli Arcivescovadi d’Inghilterra sono due.

Vescovadi 22.

Parrochie cinquantadue mila.


DEL-