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di francia. 145

Il Duca Giovanni Galeazzo ebbe due figliuole femmine, e non sò quanti maschi. Tra le femmine ne fu una che si chiamò Madonna Valentina, e fu maritata al Duca Lodovico d’Orliens, avolo di questo Re Luigi, disceso pure della schiatta di Pipino. Morto il Duca Giovanni Galeazzo gli successe il Duca Filippo suo figliuolo, il quale morì senza figliuoli legittimi, e lasciò solo di se una femmina figlia bastarda. Fu poi usurpato quello stato da questi Sforzeschi illegittimamente, ut dicunt; perchè costoro dicono quello stato pervenire alli successori ed eredi di quella Madonna Valentina, e dal giorno che Orliens s’imparentò col Milanese, acompagnò l’arme sua de’ tre gigli con una biscia, e così ancora si vede.

In ciascuna parrochia di Francia è un uomo pagato di buona pensione dalla detta parrochia, e si chiama il franco arciere, il quale è obligato tenere un cavallo buono, e stare provvisto d’armature ad ogni requisizione del Re, quando il Re fusse fuori del regno per conto di guerra, o d’altro. Sono obbligati a cavalcare in quella provincia dove fusse assaltato il regno, o dove fusse sospetto, che secondo le parrochie sono un milione e settecento.

Gli alloggiamenti per obbligo dell’ufficio loro danno i forieri a ciascuno che segue la corte; e comunemente ogni uomo da bene della terra allogia cortigiani. E perchè nessuno abbia causa di dolersi, così colui che allogia come colui che è allogiato, la corte ha ordinato una tassa, che universalmente si usa per ciascuno, cioè soldi uno per camera il dì, dove ha a essere letto e cuccietta, e mutati almanco ogni otto dì.

Danari due per uomo il giorno per i lingi, cioè tovaglie, tovagliolini, aceto, agresto, e sono tenuti a mutare detti lingi almanco due volte la settimana; ma per averne il paese abbondanza gli mutano più e meno, secondo che l’uomo do-

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