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142 | ritratti |
Li Parlamenti sono cinque; Parigi, Roano, Tolosa, Burdeos, e Delfinato, e di nissuno si apella.
Li Studi primi sono quattro; Parigi, Orliens, Borges, e Pottieres; e dipoi Torsì e Angieri, ma vagliono poco.
Le guarnigioni stanno dove vuole il Re, e tante quante a lui pare, così delle artiglierie, come dei soldati. Nientedimeno tutte le terre hanno qualche pezzo d’artiglieria in munitione, e da due anni in quà se ne è fatte assai in molti luoghi del regno a spese delle terre dove furono fatte, con accrescere un danaio per bestia, o per misura. Ordinariamente quando il Regno non teme di persona le guarnigioni sono quattro, cioè in Ghienna, Piccardia, Borgogna, e Provenza; e si vanno poi mutando ed accrescendo più in uno luogo che in uno altro secondo i sospetti.
Ho fatto diligenza di ritrarre quanti danari sieno assegnati l’anno al Re per le spese sue di casa e della persona sua, e trovo averne quanti ne domanda.
Li arcieri sono quattrocento deputati alla guardia della persona del re, tra quali ne sono cento scozeschi, e anno l’anno trecento franchi per uomo e uno saione, come usano, alla livrea del re. Quelli del corpo del re, che sempre li stanno al lato, sono ventiquattro con quattrocento franchi l’uno l’anno. Capitano ne è Monsignore Dubegnì Cursores, ed il Capitano Gabriello.
La guardia degli uomini di piè è di alamanni, delli quali cento ne sono pagati di dodoci franchi il mese; e ne soleva tenere fino in trecento con pensione di dieci franchi, e di più, a tutti duoi vestimenti, l’anno per uno, cioè: uno la state e uno el verno, cioè giubbone e calze a livrea; e quelli cento del corpo avevono giubboni di seta, e questo al tempo del re Carlo.
Forieri sono quelli che sono preposti ad alloggiare la corte