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ottenuta già lungo tempo fà dalli Pontefici, sono conferiti da’ loro Collegj; in modochè i Canonici, quando il loro arcivescovo o vescovo muore, ragunati insieme, conferiscono il benefizio a chi di loro gli pare lo meriti: in modo che spesso hanno qualche dissensione, perchè vi è sempre chi si fa favore con danari, e qualcuno colle virtù e buone opere. Il simile fanno i monachi nel fare li abati. Gli altri piccoli benefici sono conferiti da’ Vescovi dove sono sottoposti. E se qualche volta il Re volesse derogare a tale prammatica eleggendo un Vescovo a suo modo, bisogna che usi le forze, perchè niegano il dare la possessione; e se pure sono forzati, usano, morto che è uno re, trarre uno tale prelato di possessione, e renderla all’eletto da loro.

La natura de’ Francesi è appetitosa di quello d’altri, di che insieme col suo e quello altrui è poi prodiga. E però il Francese ruberia con lo alito per mangiarselo, e mandarlo male, e goderselo con colui a chi lo ha rubato. Natura contraria all Spagnuola, che di quello che ti ruba mai ne vedi niente.

Teme assai la Francia degli inghilesi per le grandi incursione et guasti che anticamente hanno dato a quel reame: in modo che ne’ populi quel nome inghilese è formidabile, come quegli che non distinguono che la Francia è oggi conditionata altrimenti che in quelli tempi: perchè è armata, experimentata et unita, et tiene quelli stati in su che gl’inghilesi facevano loro fondamento, come era un ducato di Brectagna e di Borgogna. Et per lo opposito, gl’inghilesi non sono disciplinati, perch’è tanto che non ebbono guerra che delli uomini che vivono oggi non è chi mai abbi visto inimico in viso; et poi li è mancato chi li acosti in terra, dallo arciduca infuori.

Temerebbono assai delli spagnuoli per la sagacità et vigilantia loro. Ma qualunche volta quel re voglia assaltare la Francia, lo fa con grande disagio: perchè, dallo stato donde moverebbe fino alle boche de’ Pirenei, che mettono nel reame di