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cesco Guicciardini continuarono con esso, anche ne’ tempi più pericolosi, stretto e confidente carteggio. I Medici stessi, benchè non potettero non riguardarlo come un inciampo alle loro mire sulla Repubblica, se ne valsero in molte importanti occasioni. Sono noti i Consulti politici da lui scritti per servigio di Leone X., e Clemente VII. alla stima del suo sapere aggiunse anche la fiducia. Mentre Firenze si reggeva intieramente per lui, li vide il Machiavelli ricomparire ne’ pubblici affari; andò a Carpi al Capitolo de’ Frati Minori; fu deputato ad assistere alla visita per fortificare la città; e finalmente fu adoprato per lungo tempo con grave disagio e fatica predo Francesco Guicciardini, presidente di Romagna, e nell’esercito della Lega contro Carlo V.
Quella commissione fu l’ultima azione rimarchevole della vita sua. Tornatosene a Firenze sul finir di Maggio o a’ primi di Giugno, indi a pochi giorni per un medicamento semplicissimo, di cui soleva fare uso per gli abituali suoi incomodi di stomaco, sorpreso da fieri dolori nel ventre, passò all’altra vita il dì 22. di Giugno del 1527. in età di anni 58. mesi uno, e giorni 19. munito prima de’ soccorsi spirituali della Cattolica Chiesa, ed assistito da’ Sacerdoti sino all’ultimo momento del viver suo. Una lettera scritta da Pietro Machiavelli suo figliuolo a Francesco Nelli Professore in Pisa, smentisce le favole ingiuriose state posteriormente inventate da Scrittori maledici sulla di lui morte. Carissimo Francesco = Non posso far di meno di piangere in dovervi dire come è morto il dì 22. di questo mese Niccolò nostro Padre di dolori di ventre, cagionati da un medicamento preso il dì 20. Lasciossi confessare le sue peccata da Frate Matteo, che gli ha tenuto compagnia fino a morte. Il Padre