Largo favor sollecito,
Contento assai dell’unico Sabino.
Giorni a giorni succedono,
16Affrettansi a morir le nuove lune,
E tu già presso al funebre
Giorno, a segar dài marmi, e del sepolcro
Immemore, ecco, edifichi
20Palagi, e là di Baja al mar sonante
Ti affanni i lidi a smuovere,
Non assai ricco della ferma sponda.
Che vai, se le contigue
24Siepi sforzando, il tuo podere allarghi,
E de’ clienti il limite
Scavalchi avaro? Andran da te scacciati
Moglie e marito, i patrj
28Numi recando e i lerci figli al seno,
Ma non però più stabile
Destinata aula il padron ricco aspetta
Nel paese del rapido
32Orco. Ed oltre che speri? Equa la terra