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Libro secondo, Ode XVI. | 91 |
Nè si spregiasse fortuito cespite
Patían le leggi, che a spese publiche
Ingiungeano e con nuovi marmi
20Le città s’adornassero e i templi.
XVI.
Pace agli Dei richiede uom su l’aperto
Egeo sospeso, appena atra una nube
La luna asconde, e non più fulgon certi
4Astri al nocchiero.
Pace la Tracia furibonda in guerra;
Pace anco il Medo di faretra insigne,
O Grosfo, pace cui non compran gemme,
8Porpora ed oro.
Che non ricchezza già, non consolare
Littor discaccia i miseri tumulti
Della mente e le cure intorno a ricco
12Tetto volanti.