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84 | Le Odi di Orazio |
Finchè ci è dato, non bere? Dissipa
Evio l’edaci cure. Qual celere
Garzon dell’ardente falerno
20Tempra i nappi nell’onda fugace?
Chi fuor di casa trarrà la dèvia
Ragazza Lide? Su, di’ che affrettisi
Con cetra d’avorio ed incolta
24Chioma attorta alla foggia spartana.
XII.
Non dir che l’ardue guerre dell’ispida
Numanzia e Annibale diro e il mar siculo
Rosso di punico sangue si adattino
4A’ molli ritmi lirici,
E i crudi Làpiti ed Ileo immodico
Nel bere e i domiti dalla man d’Ercole
Terrestri giovani, onde in pericolo
8Tremò la casa fulgida