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Libro secondo, Ode VII. 77

VII.


O meco spesso ridotto agli ultimi,
    Quand’era Bruto duce all’esercito,
        Chi all’italo cielo, a’ penati,
        4Cittadino di nuovo ti ha reso,

O Pompeo, primo dei miei commiliti,
    Con cui nel vino l’ore indugevoli
        Ruppi spesso, precinto i crini
        8Di malòbatro sirio lucenti?

Teco Filippi e il fuggir celere
    Provai, gittata non ben la palmula,
        Quando, infranta virtù, e i minaci
        12Il suol turpe toccaron col mento.

Ma tra’ nemici Mercurio agile
    Me paventoso rapì in un nuvolo;
        Te in guerra di nuovo, assorbendo,
        16Trasse il fiotto tra’ gorghi bollenti.