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Libro secondo, Ode IV. 73


Mosse la forma di Tecmessa schiava
    Il suo signore, il Telamonio Ajace;
    Arse l’Atride trionfante della
            8Vergin rapita,

Poi che il vincente Tessalo le torme
    Barbariche ebbe dome, e il morto Ettòrre
    Agevolò di Pergamo agli stanchi
            12Greci il conquisto.

Se della bionda Fillide i parenti
    Beati onorin te genero ignori:
    La regia stirpe ed i penati iniqui
            16Certo ella piange.

Credi, tra plebe scellerata eletta
    Ella non ti fu già: si fida e avversa
    Al lucro, certo, ella non può da sozza
            20Madre esser nata.

Le braccia, il volto, le tornite gambe
    Schietto io ne lodo: ingelosirti schiva
    D’uno a cui l’età rapida l’ottavo
            24Lustro già chiuse.