Con gregge sozzo, peste degli uomini,
A frenar tutte speranze invalida
Ed ebbra di dolce fortuna. 12Ma scemò tal furoreFonte/commento: Pagina:Opere di Mario Rapisardi 5.djvu/205 la sola
Nave che a pena campò all’incendio:
La mente infusa di Mareotico
Ai veri timori ridusse 16Cesar: lei che d’Italia volava
Co’ remi incalza, qual falco tenere
Colombe, o quale cacciator, celere
Lepre via pei campi nevosi 20Dell’Emonia, per mettere in ceppi
Il fatal mostro, lei che imperterrita
Perir cercava, nè come femmina
Tremò il ferro o in ascosi lidi 24Riparò con veloce navile,
Ma osò con volto seren la reggia
Mirar distrutta, e con forte animo
Trattar gli aspri serpi, onde in seno 28Il veleno funesto ne beva