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Libro primo, Ode XVII. | 37 |
Ora m’è grato cangiare in teneri
I tristi versi, pur che, gli obbrobrj
Cantati al contrario, tu amica
28Mi ritorni ed il core a me renda.
XVII.
Spesso l’ameno Lucretile, agile
Col Liceo muta Fauno, e dall’ignea
Estate e da’ venti piovosi
4Le mie caprette sempre difende.
Per quanto è il bosco secure cercano
Timi ed ascosi corbezzi; svíansi
Del marito olente le mogli;
8Nè paura di verdi colubri
O di marziali lupi han le tenere
Capre, ove dolce le valli, o Tindari,
Echeggino d’Ustica acclive
12E le rupi muschiose alla piva.