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Epigrammi | 345 |
Così, mia cara, il tedioso tergo
Del tempo io sferzo; nè dal ciel m’è grato
Favore altro implorar, se non che alcuno
25De’ sogni miei corpo e sembiante assuma,
Pria che la mente mi s’oscuri, e un riso
Di giustizia e d’amor gli uomini adegui.
Se a questa brama la speranza aggiungi,
Che in florida vecchiezza a’ casalinghi
30Studj mia madre ancor lunghi anni attenda,
Se aggiungi, o cara, il grazioso volto
Dell’amor tuo, che d’una calda luce
Ogni più chiuso mio pensier gioconda,
Delle ricchezze mie, de’ miei pensieri,
35D’ogni mio desiderio avrai la somma.
XIII.
Beata cosa è amor, chi ben l’estima,
E ad ogni core, ad ogni età conviene,
Sol che con parca mano i tempestivi
Doni nè colga, e riottoso al volo
5Delle stagioni, tu non chieda al verno