Cantava Nèreo: «Mal guidi in patria
Cui verrà a chiedere con molto esercito
Giurata Grecia tue nozze a rompere
8E il regno alto di Priamo.
Ahi, quanto apprestasi di destrier, d’uomini
Sudor! Che eccidio porti a’ Danaidi!
Già l’elmo Pallade prepara e l’egida
12Ed il carro e la rabbia.
Invan, di Venere fiero al presidio,
Lisci la zazzera, e grate a femmine
Su imbelle cetera canzoni moduli;
16Invan quatto nel talamo
Gravi aste ed apici di gnossj calami
Schivi e lo strepito ed Ajace agile:
Anche tu sordidi trarrai di polvere,
20Ahi tardi, i crini adulteri.
Il Laerzíade non vedi, esizio
De’ tuoi? Non Nestore pilio? Te impavidi
Il salaminio Teucro, te Stenelo
24Mastro di guerra ed ímpigro