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338 | Epigrammi |
Ahi, non così da’ travagliosi amori
Pronta mercede il pensator raccoglie!
Dal generoso ventilabro ei sparge
10Per l’ampia terra i semi; e quando alcuno,
Spinto dall’aura in meno avara gleba,
Rigoglioso germoglia, e una straniera
Gente assapora l’inatteso frutto,
Dagli anni vinto e dall’oblio, nel sordo
15Sen della terra il pensator si giace.
V.
Sdegno, credi, non è che dagli umani
Consorzj mi divida e non superbo
Costume. A voi, casti Ideali, è sacra
La vita mia, nè senza voi potrei
5Questa serie patir di giorni foschi
E di perpetue infermità. Per voi,
Quando pur sogni folli ed orgogliosi
Deliramenti vi conosca a prova,
Amar gli uomini io sento; e chi può mai