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    Ahi, non così da’ travagliosi amori
    Pronta mercede il pensator raccoglie!
    Dal generoso ventilabro ei sparge
    10Per l’ampia terra i semi; e quando alcuno.
    Spinto dall’aura in meno avara gleba,
    Rigoglioso germoglia, e una straniera
    Gente assapora l’inatteso frutto,
    Dagli anni vinto e dall’oblio, nel sordo
    15Sen della terra il pensator si giace.


V.


Sdegno, credi, non è che dagli umani
    Consorzi mi divida e non superbo
    Costume. A voi, casti Ideali, è sacra
    La vita mia, nè senza voi potrei
    5Questa serie patir di giorni foschi
    E di perpetue infermità. Per voi,
    Quando pur sogni folli ed orgogliosi
    Deliramenti vi conosca a prova,
    Amar gli uomini io sento; e chi può mai