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Verrai! E calde ancor son l’ossa de’ Due,
Ond’ebbe il sogno d’Alighieri effetto!
O roditrice d’ogni eccelso affetto,
Perfida lue,
Che i polsi infrangi all’italo paese,
Per te su l’opra avara il popol langue,
Cui spreme la ghignante Idra borghese
Lacrime e sangue;
Per te le terre isterilite e grame
Vaporan morte all’affannosa plebe,
Che spera invan per l’oceanie glebe
Domar la fame;
Dura al regno per te chi, da senili
Ire e da smanie usurpatrici ossesso,
In turpi astuzie e in tracotanze vili
Smaga sè stesso;
E al trono inerte, a cui la turba ignava
Stringesi in dubbio e sen fa scudo e tromba,
Per troppa fede in sua virtù, la tomba
Stolido scava.