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Così dunque da un cieco estro sospinta
Di terra in terra io sempre
Misera andrò? Nè tregua avrà la torbida
Smania che sì m’ha vinta
5Poi che la sciagurata anima seppe,
Che all’amor tuo son nata, o dio crudele?
Di perpetue querele
Valli e monti empirò, campagne e steppe,
Senza che mai si mutino
10Del mio destin le tempre?
E tu, cui serve ognuno
In terra e in ciel, mai valido
A domar non sarai l’ire di Giuno?