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Da Boezio 295

DA BOEZIO

(lib. I. m. 8)


Se d’atre nuvole
     È il cielo avvolto,
     Degli astri il candido
     4Lume ci è tolto.

Se l’austro torbido
     Sconvolge il mare,
     E l’onde mescola
     8Qual vetro chiare,

Come i dì limpidi,
     Anch’esso il flutto
     In vista oscurasi
     12Fangoso e brutto.