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Silente ella sorge, ella ingombra
Del cielo la vivida mole;
E immane allargandosi, adombra
Gli specchi flammanti del sole.
II.
Ma come di nubila balza,
Che fosca nell’aria torreggia,
Se il croceo mattino s’inalza,
Indorasi l’orlo e flammeggia;
Così dietro all’ombra solenne,
Se un raggio d’amore la invita,
Furtiva, tenace, perenne
Si affaccia, si spande la Vita.
Ignara di fato, di dio,
Di luogo, di tempo, di mira.
Beata in un florido oblio
L’eterno presente respira.