Tu, cinta alle chiome ghirlanda gradita
Di bruni giacinti, di bianchi asfodeli,
Dall’empie gorgoni, che impietran la vita, 56Nel nitido e fresco tuo peplo ne celi.
Divina! e sei nostra. La sponda felice
Che albeggia a’ tuoi miti crepuscoli è questa;
De’ liberi ingegni qui suona la festa, 60Qui l’opra si compie di Nemesi ultrice.
Discordia qui spegne la face fumosa,
Qui l’irte battaglie de’ miseri han tregua;
La dolce Eguaglianza dall’urna pietosa 64Qui l’onda riversa che ogni ordine adegua.
O fiore, che in cima dell’alte ruine
Cresciuto di pianto t’inalzi a le stelle,
O sogno divino dell’anime belle, 68O splendida Pace, sei nostra alla fine!»