Mira, al convesso peso il mondo trema,
E la terra e il mar vasto e il ciel profondo; 70Mira, già tutto all’età nova esulta!
Deh, tanto a me di vita ancora avanzi,
Tanto d’ingegno avanzi a me, che basti
A dir l’opere tue! Me non il trace
Orfeo, non Lino vincerà nel canto, 75Dove pure ad Orfeo Calliope madre,
E a Lino accorra il suo bel padre Apollo.
Se Pan, giudice Arcadia, a me contrasti,
Pan si dirà, giudice Arcadia, vinto.
Su, pargoletto, a ravvisar comincia 80Dal sorriso la madre: a lei ben dieci
Mesi recâr lunghi travagli; or via,
Pargoletto, incomincia: a chi sorriso
Di parenti non ha, non son le mense
Di Dio, nè i letti d’una dea concessi.