Pochi vestigj dell’antico errore
Resteran tuttavia, che su le navi
A tentar Teti, che a murar castella, 45Che ad aprir ne indurran solchi alla terra.
Un altro Tifi allor sarà; nov’Argo
Porterà fior di novi eroi; saranno
Altre guerre pugnate, e novamente
Fia contr’Ilio mandato un grande Achille. 50Ma poi che gli anni saldi uom t’avran fatto,
Dal mare il nauta cesserà; di merci
Non faran cambio i naviganti pini:
Chè tutto porgerà la terra a tutti.
Il suol non patirà rastri, non falci 55La vigna; i bovi scioglierà dal giogo
Il robusto arator; non più la lana
Imparerà a mentir varj colori,
Quando l’ariete a’ prati or di soave
Rosso murice avrà naturalmente 60Diversi i velli ora di croco, e l’ostro
Spontaneo vestirà l’agne pascenti.
«Tal secolo affrettate» in armonia
Con l’inconcussa volontà dei Fati
Disser le Parche a’ roteanti fusi. 65Avvicinati dunque, omai n’è tempo,
A’ gloriosi onori, o tu di numi
Cara prole e di Giove alto incremento!