Città quindi mi avvolsi, utili norme
Persuadendo agli aspri uomini ed uso
Di mutui dritti ed alleanze ed arti; 70E, poi ch’ebbi di tutto esperienza,
Tutto il mondo in me porto, e gli ordinati
Ricordi a voi, tristi mortali, apprendo:
Benchè saper di vane pompe ignudo
Non sempre accetto a rozzi animi arrivi. 75Ma svelare a’ ritrosi utili veri
Dover primo è del saggio; e chi di bieca
Plebe, a gloria del Ver, l’ire non sfida,
E chiusa in cor la verità si serba,
Sordid’uomo il puoi dir, che l’oro accolto 80Veglia tremando, mentre a lui dintorno
Affamato in tumulto il popol freme.
Poichè, per l’aria e l’acqua e il foco e questa
Terra, onde il grano s’alimenta, io giuro,
Non d’occulte dottrine e d’intricati 85Filosofemi il vostro animo ha d’uopo,
Anzi solo d’amore; e chi d’Amore
Meglio intenda la legge e a lei s’inchini,
Quegli è savio e beato: apriche e nude
Splendono agli occhi suoi tutte le cose, 90Della scienza attinge il sommo, e i letti
D’Iside, sposo innamorato, ascende.
Nè perchè l’Odio impetuoso irrompa