Già l’armi nostre in terra e in mar possenti
E le bipenni albane il Medo teme;
55Chiedon responsi già gli Sciti e gl’Indi
Or or superbi.
Già Fede, Pace, Onor, Pudore antico,
Virtù negletta attentansi al ritorno;
Già l’Abbondanza splendida col pieno
60Corno si affaccia.
Oh, se alle rocche palatine amico
Febo augurante guardi, egli che, bello
Di fulgid’arco ed alle nove accetto
Camene, i corpi
65Egri con salutare arte solleva;
Se d’Algido alle sedi e d’Aventino
Dei Quindici le preci oda Diana,
E con benigno
Orecchio accolga de’ fanciulli i voti,
70Durerà Roma e il Lazio e d’uno ad altro
Lustro felice stenderà l’impero
Eternamente!