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202 Il Carme secolare


Già l’armi nostre in terra e in mar possenti
    E le bipenni albane il Medo teme;
    55Chiedon responsi già gli Sciti e gl’Indi
            Or or superbi.

Già Fede, Pace, Onor, Pudore antico,
    Virtù negletta attentansi al ritorno;
    Già l’Abbondanza splendida col pieno
            60Corno si affaccia.

Oh, se alle rocche palatine amico
    Febo augurante guardi, egli che, bello
    Di fulgid’arco ed alle nove accetto
            Camene, i corpi

65Egri con salutare arte solleva;
    Se d’Algido alle sedi e d’Aventino
    Dei Quindici le preci oda Diana,
            E con benigno

Orecchio accolga de’ fanciulli i voti,
    70Durerà Roma e il Lazio e d’uno ad altro
    Lustro felice stenderà l’impero
            Eternamente!