Benignamente, o Ilitía, dischiudi
Maturi i parti, e in guardia abbi le madri,
15Sia che Lucina o Genital ti piaccia
Esser nomata.
Cresci le proli, o Dea, spira i decreti
Dei Padri intorno alle femminee nozze
Ed a la legge marital, di nova
20Stirpe ferace:
Sì che dieci fíate in ciel rivolto
L’undecim’anno, adduca i canti e i giochi
Tre volte a chiaro giorno e tante a grata
Notte solenni.
25E voi che vero ognor cantaste, o Parche,
Ciò che detto una volta un termin serba
Fisso alle cose, a’ già trascorsi unite
Fati benigni.
Di sementi e di pecore feconda
30Serti di spiche a Cere offra Tellure;
Salutari acque e temperati cieli
Nutrano i parti.