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Libro quarto, Ode XV. 195


Custode Augusto, non civil furia,
    Non violenza turberà gli ozj,
        Non ira che fabbrica spade
        20E città miserande inimica.

Non quei che il cupo Danubio bevono,
    Non Geti e Seri, non Persi perfidi
        Romperan di Giulio gli editti,
        24Non quei nati del Tana alla riva.

E noi ne’ sacri giorni e ne’ liberi,
    Lieti fra’ doni di Bacco amabile
        Con le spose nostre e co’ figli,
        28Pria di rito invocati gli Dei,

A mo’ dei padri, co’ lidj flauti
    Mescendo i versi, canterem gl’incliti
        Condottieri ed Ilio ed Anchise
        32E la prole di Venere altrice.