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Libro quarto, Ode XIII. | 189 |
Lascia gl’indugj dunque e gli studj
Lucrosi; e memore de’ fuochi funebri,
Fin chè puoi, mescola lo scherzo al serio:
28Scherzar giova a proposito.
XIII.
Miei voti udirono, o Lice, udirono
Miei voti i Superi: sei vecchia, e studj
Di parer bella ancora;
4Ruzzi impudica, e il gomito
Alzi, e con tremula voce solleciti
Cupído languido. Ma della florida
Chíota a saltar dotta
8Su le bee guance ei vigila:
Giacchè dall’aride querci egli indocile
S’invola, e schìvati: chè i denti luridi
E le rughe e le nevi
12Del capo ti deturpano.