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Libro quarto, Ode VI. | 177 |
Non ei sorpreso avría dentro al mentito
Caval sacro a Minerva i mal festanti
Teucri e la reggia priamèa, di suoni
16Lieta e di balli,
Ma, apertamente aspro agli oppressi, avrebbe
In greche fiamme, ahi colpa, ahi pur gl’infanti
Pargoletti arsi e quello anco nascoso
20Nel matern’alvo,
Se il padre degli Dei, piegato al tuo
Parlar soave e di Ciprigna, estrutte
Non concedeva con più fausti auspìci
24Mura ad Enea.
O Febo, tu che all’argiva Talìa
La cetra insegni, e il crin lavi nel Xanto,
Lieve Agièo, tu della daunia musa
28L’onor difendi.
Febo la vena a me, Febo a me l’arte
Diede del verso e di poeta il nome.
Vergini elette e giovani da chiari
32Parenti nati,
12.—Rapisardi, Opere. Vol. V.