Pagina:Opere di Mario Rapisardi 5.djvu/168

168 Le Odi di Orazio


Ed al proceder suo «Vivi, trionfa!»
    Noi ripetendo andrem «Vivi, trionfa!»
    Ed a’ benigni iddii col popol tutto,
                52Daremo incensi.

Te dieci tori ed altrettante vacche,
    Me un vitellino tenero, che appena
    Lasciò la madre e di molte erbe impingua,
                56Sciorrà da’ voti:

Simile ad arco d’infocata luna
    Nata sol da tre giorni, è la sua fronte,
    Su cui, fulvo nel resto, un segno porta
                60Come di neve.


III.


        Cui tu una volta al nascere
Guardi con placido ciglio, o Melpomene,
        Non faran chiaro pugile
4Fatiche istmíache, non caval rapido