Impudente, gli Dei patrj lasciai,
E morte indugio, impudente! Oh, se alcuno
M’oda de’ Numi, in tra’ leoni io possa
52Errare ignuda.
Prima che turpe macie occupi queste
Leggiadre guance, e de la molle preda
Discorra il succo, io vo’ florida ancora
56Pascer le tigri.
Codarda Europa, il padre assente incalza,
E morir tardi? A codest’orno appesa,
Puoi con la zona c’hai ben teco ancora
60Stringere il collo.
O se le rupi e i sassi acuti a morte
T’allettan meglio, affidati al veloce
Turbine, se non vuoi trarre piuttosto
64Servil pennecchio,
Tu regal sangue, e a barbara signora
Farti rivale.» Con perfido riso
Venere stava anzi all’afflitta, e il figlio
68Deposto l’arco.