Zona che ferve inospite,
Se non di borea la regione ultima,
Cui l’alte nevi indurano,
40Respingon l’avido mercante; e gli orridi
Mari l’accorto nauta
Vince; e miseria, grave onta, sforzaci
Tutto a patire, a imprendere,
44Disertando arduo di virtù il tramite?
O che nel Campidoglio,
Ove suffragio d’amici acclamaci,
O che nel vicin pelago
48E gemme e lapidi ed oro inutile,
Di mal supremo origine,
Gittiam, se l’animo davver rimordeci,
Di prava cupidigia
52S’ha il germe a svellere; le troppo morbide
Menti a più aspri studj
Formar. L’ingenuo garzon mal reggersi
Sa sul destriero insolito;
56A cacciar trepida, più dotto in futili