Vedemmo il biondo Tevere, ritorti
Dal lido etrusco a grande impeto i flutti,
Contro i regali monumenti e i templi
16Romper di Vesta,
Mentre vendicator de’ troppi affanni
D’Ilia si vanta, e vago alla sinistra
Ripa, a Giove in dispetto, il maritale
20Fiume discorre.
Udran che aguzzo il cittadino ha il ferro
Che uccider meglio i Persi empj dovea,
Udran le pugne per avita colpa
24Rari i nepoti.
Qual dio fra tanto ruinar d’impero
Fia che la gente invochi? E con qual prece
Le pie donzelle stancheranno Vesta
28Sorda a’ lor canti?
A chi le parti d’espiar la colpa
Darà mai Giove? Oh vieni alfin, preghiamo,
Nubivelato gli omeri candenti,
32Augure Apollo;