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Libro terzo, Ode XIV. 133

XIV.


Cesar, ch’or ora aver dicean l’alloro
    Comprato, o plebe, con la morte, a guisa
    D’Ercole, vincitor dal lido ispano
                4Torna a’ penati.

La sposa lieta d’unico marito,
    Ai giusti Numi un sagrificio offerto,
    Esca; del chiaro duce esca la suora,
                8Escan le madri

De le fanciulle e dei giovani or salvi,
    Belle di bende supplici. O garzoni,
    O spose appena esperte d’uom, sinistre
                12Voci non dite.

Questo dì bene a me solenne l’atre
    Cure dilegua; non tumulto o morte
    Per ostil mano io temo, ove alla terra
                16Cesare imperi.